Il metodo

Creare doposcuola che promuovano
il benessere dei ragazzi: il modello

Ci poniamo davanti a chiunque (ragazzo, volontario, genitore) con atteggiamento accettante: un approccio che mira a trasmettere il messaggio: «ti accolgo per quello che sei, tu vali così come sei».

Tuttavia “il bene fatto bene” resta per noi un punto fermo: approccio accettante non vuol dire affatto che va sempre tutto bene. Anche il bene ha le proprie esigenze.

«Tu vali così come sei» significa soprattutto: «Noi siano interessati a te comunque, anche mentre compi errori», e non «Ci vanno bene i tuoi errori».

Non smettiamo mai di credere che il ragazzo sia protagonista del proprio cambiamento, così l’aiutiamo a indebolire i propri “alibi”. Riteniamo, infatti, che quando vediamo un altro “fare male” una cosa o “non farla affatto”, ciò sia spesso sorretto da ragioni che paiono sensate a lui, mentre noi le definiamo alibi. Eppure, per il ragazzo che agisce in un quel modo, quelle ragioni sono delle spiegazioni e le spiegazioni possono esser discusse. Perciò rimaniamo in relazione con lui invece che appiccicargli un’etichetta.

Siamo convinti che TUTTI i ragazzi abbiano un enorme potenziale e che sia nostro compito aiutarli a svilupparlo, Perciò, Accogliamo TUTTI i ragazzi, non soltanto quelli con difficoltà.

Vogliamo che il “Meglio dopo, Insieme” sia uno spazio di normalità un luogo nel quale sperimentare modalità nuove e sane e non una riserva per disadattati.

I nostri valori cristiani, inoltre, ci spingono alla solidarietà e al rispetto di TUTTI gli individui, senza nessuna differenza.

Il modello di intervento da noi proposto per la creazione di doposcuola diversi, stimolanti, di aggregazione e motivanti, è ormai ampiamente sperimentato e si propone di lavorare per il raggiungimento di alcuni obiettivi concreti che sono:

  • Mettere in risalto le potenzialità e le doti della persona, aiutandola a riconoscerle per sfruttarle al massimo
  • Aiutare a prendere consapevolezza dei propri ostacoli dando una diversa chiave di lettura delle problematiche personali
  • Fornire soluzioni strategiche – e molto concrete – per la risoluzione di tali problematiche
  • Riconoscere il problema e isolarlo, per non considerare la persona come il problema da risolvere.

Per raggiungere tali obiettivi abbiamo creato una serie di strumenti educativi dedicati ai preadolescenti, supportandoli nello studio, ma con la consapevolezza che questo obiettivo si raggiunge più facilmente quando si sia raggiunto l’obiettivo primario di aiutarli nella crescita personale.

Ragazzina con zaino per indicare l'ingresso sereno in un doposcuola

Come lavoriamo

Il principio di responsabilità è centrale nella nostra cornice teorica di riferimento e nel metodo che abbiamo messo a punto.

Tale principio riguarda una molteplicità di attori. Con ognuno di essi, adulti e giovani, mettiamo in atto un processo di sensibilizzazione e di corresponsabilità sociale. 

Il “Meglio dopo, Insieme”- pertanto – richiede il coinvolgimento delle famiglie, dei volontari, delle scuole, delle parrocchie e delle altre agenzie educative e riabilitative del territorio, anche se la responsabilità primaria rimane in capo ai ragazzi e alle loro famiglie.

Il “Meglio dopo, Insieme” è un servizio di motivazione scolastica rivolto ai preadolescenti che mira a promuovere la diretta assunzione di responsabilità verso la scuola da parte dei ragazzi e delle loro famiglie.

Attraverso le attività pomeridiane agiamo per favorire la motivazione allo studio e per fare in modo che le difficoltà non siano usate come «giustificazioni per non fare», ma divengano – invece – opportunità con cui scoprire le proprie risorse e, con competenza, scegliere di utilizzarle nella propria vita scolastica.

La partecipazione alle attività prevede la libera adesione da parte dei ragazzi, in accordo con le famiglie, attraverso un percorso di negoziazione.

Al “Meglio dopo, Insieme” nessun ragazzo è obbligato a partecipare, nessuno degli iscritti viene inviato da altri servizi, e a ciascuno viene chiesto di esprimere chiaramente la propria adesione.

Famiglia davanti al pc

Responsabilizzazione e negoziazione

L’ approccio della libera adesione ha anche un riscontro formale nell’adozione di due strumenti che coinvolgono in prima persona il ragazzo o la ragazza che frequenterà il “Meglio dopo, Insieme”: la Scheda d’iscrizione e lo “Stare bene al Meglio dopo, Insieme” un documento che sta alla base della negoziazione per vivere bene il nostro spazio comune.

All’atto dell’iscrizione – che avviene obbligatoriamente alla presenza della famiglia e del ragazzo – il colloquio di ammissione prende avvio con la presentazione della Scheda di iscrizione.

Inizia in questo modo l’accoglienza accettante”, che riconosce ai ragazzi un’autonoma capacità di scelta, quando – invece – il “senso comune” direbbe che sono “troppo piccoli per decidere”.

L’iscrizione si rinnova ogni anno senza automatismi, ma attraverso un nuovo colloquio che verifica la motivazione di ciascuno (“motivati, dunque competenti”) e che si conclude, in caso positivo, con la firma del ragazzo sul modulo di iscrizione. Tale firma precede quella dei genitori e quella dell’educatore. Il colloquio è una “cosa da grandi” e questo i ragazzi lo capiscono.

Il secondo passo del processo di coinvolgimento e responsabilizzazione dei ragazzi è centrato sullo “Stare bene al Meglio dopo, Insieme”, il documento che contiene una descrizione degli atteggiamenti che è importante tenere per poter “stare” e “fare” bene al “Meglio dopo, Insieme”.

L’educatore presenta gli atteggiamenti indicati nel documento e chiede al ragazzo di segnare quelli che è sicuro di poter rispettare senza difficoltà. Per gli altri – invece – avvierà il processo di negoziazione chiedendo al ragazzo cosa l’educatore stesso possa fare affinché al ragazzo diventi più semplice tenere gli atteggiamenti richiesti.

L’avvio della negoziazione ha un’importanza fondamentale nella relazione educativa tra l’educatore-coordinatore e il ragazzo, perché in questo modo mostra di riconoscerlo come un interlocutore con diritto di parola.

Aprire un doposcuola, il metodo formativo di Passo dopo Passo...Insieme

Il ruolo degli adulti nella motivazione

Come abbiamo detto, non tutto è in capo ai soli ragazzi: con la loro iscrizione, in realtà, avviene una sorta di iscrizione della famiglia.

C’è pertanto la necessità di apprendere nuove strategie che abbiano come fulcro la relazione tra adulto e ragazzo: «Motivare significa privilegiare gli aspetti relazionali».

L’adulto scoprirà che per poter essere agente di cambiamento deve compiere un’auto cambiamento e non richiedere, con ordini, che il ragazzo cambi. L’auto cambiamento consiste nel «leggere» il ragazzo in un modo diverso, nel fornirgli il suo ritratto, attraverso strumenti e metodi che i ragazzi sentono loro e non imposti da adulti distanti e in base a principi incomprensibili.

Per questo il “Meglio dopo, Insieme “prevede anche attività o servizi dedicati esclusivamente ai genitori oppure ai genitori e ragazzi insieme. È il caso dei colloqui periodici che l’educatore svolge con la famiglia e il ragazzo, quelli in cui viene anche consegnato il “Profilo Educativo” e di quelli che possono essere programmati per richiesta delle famiglie stesse, o per necessità rilevate dall’equipe.

Altri servizi in cui i genitori sono direttamente coinvolti sono il percorso formativo che viene svolto ad inizio anno e condotto dalla psicologa, ossia un ciclo di incontri in cui condividere con le famiglie lo sguardo con cui il “Meglio dopo, Insieme” e i suoi operatori guardano alla relazione educativa e quindi ai ragazzi, o lo spazio di consulenza scolastica condotto dalla psicologa, al quale i genitori possono rivolgersi in caso di bisogno.

Persona adulta aiuta un ragazzo delle medie con i compiti

Un modello che si può replicare

Questa approccio, unito al desiderio, alla professionalità e all’esperienza, ci ha permesso di ottenere i risultati eccellenti di cui oggi possiamo andare orgogliosi.

Oggi mettiamo il nostro approccio e il nostro metodo a disposizione di altre figure che operano con le nostre stesse finalità.

Diffondiamo il modello che abbiamo sviluppato su questi principi, per dare la possibilità ad altri di usufruirne e misurane sempre i risultati.

La possibilità di progettare, agire e misurare i risultati è – infatti -la base per poter giudicare con obiettività il reale impatto del lavoro che svolgiamo e migliorare, insieme, il nostro metodo di lavoro e il modello stesso.

Ci riferiamo principalmente ai responsabili di oratori e doposcuola che vogliano dotarsi di strumenti educativi quali quelli che utilizziamo quotidianamente al “Meglio dopo, Insieme”.

Mani nelel mani per simboleggiare l'unità

”Meglio dopo, insieme” per il welfare aziendale

Le difficoltà che i ragazzi hanno a scuola sono – inevitabilmente – difficoltà di tutta la famiglia. La tensione generata da queste situazioni segue i genitori anche al lavoro.

Le persone poco serene nella loro privata, possono avere meno energia da utilizzare nel lavoro, ma il mondo aziendale è esigente e fitto di relazioni interpersonali. E sono principalmente queste relazioni a determinare la qualità delle performance di tutto un gruppo di lavoro.

Le imprese e le organizzazioni sanno quanto sia importante e delicato il bilanciamento di vita lavorativa e professionale. Alcune di esse cercano di favorire il benessere del proprio personale. Per questa ragione predispongono dei pacchetti di welfare e benefit aziendali che comprendano anche servizi diversi dalle cure mediche e dalle auto aziendali come, ad esempio, gli asili e vacanze studio.

“Meglio dopo, Insieme” è un’altra opportunità, non ovvia, da considerare tra le opportunità dei pacchetti di welfare aziendale. Ci sono diverse modalità con le quali si può immaginare di costruire soluzioni personalizzate che includano il “Meglio dopo, Insieme”. Per verificare quali siano, puoi metterti in contatto con noi compilando il modulo di richiesta.

Formazione per aprire un doposcuola

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